Emerge sempre di più la necessità di realizzare sistemi di routing assistiti e/o automatici, all’interno delle aree portuali (port community integration): è necessaria infatti una profonda evoluzione nella gestione dei processi interni al sistema portuale, in linea anche con il dettato del DPCM n. 242 del 14 novembre 2010, che introduce l’attivazione dello “sportello unico doganale” per la digitalizzazione dell’intero processo di sdoganamento e la gestione per via telematica di richieste di certificazioni, nulla osta ed autorizzazioni doganali.
L’obiettivo in CagliariPort2020 è quello di strutturare un layer applicativo che metta a disposizione di tutti gli attori del ciclo portuale un insieme di funzionalità per il controllo elettronico del flusso delle merci, tenendo conto delle disposizioni in materia di protezione dei dati negli scambi tra gli operatori e le diverse autorità, e che i controlli operati dalle diverse autorità siano armonizzati in modo tale che l’operatore economico debba fornire le informazioni una sola volta. I processi coinvolti riguardano in particolare:
La Piattaforma dovrà inoltre integrare i servizi e le applicazioni attualmente accessibili agli operatori attraverso i sistemi controllati dagli Avvisatori Marittimi, coprendo tutte le 8 diverse fasi di intervento corrispondenti alle diverse condizioni operative della Nave rispetto al Porto.
Questa piattaforma permetterà quindi l’integrazione dei sistemi e dei processi gestiti dai diversi attori portuali quali dogana, agenti marittimi, compagnie di spedizione, autorità portuale, spedizionieri doganali, aziende di trasporto, terminalisti, depositi e magazzini con lo scopo di aumentare l’efficienza e la sicurezza delle operazioni e di ridurre drasticamente le possibilità di errore e i ritardi nelle operazioni.